Storia di Matera

Matera comune italiano di 60.023 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia e seconda città della Basilicata per popolazione.

Dal 1663 al 1806 è stata il capoluogo del Giustizierato di Basilicata nel Regno di Napoli. Durante questo periodo la città conobbe un'importante crescita economica, commerciale e culturale.

La città è nota in tutto il mondo per gli storici rioni Sassi, riconosciuti nel 1993 Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO (primo sito dell'Italia meridionale a ricevere tale riconoscimento). Matera è tra le città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stata insignita della Medaglia d'Argento al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni durante la seconda guerra mondiale, essendo stata la prima città del Mezzogiorno a insorgere in armi contro il nazifascismo.

La città si trova nella parte orientale della Basilicata a 401 m s.l.m., al confine con la provincia di Bari e  con la provincia di Taranto Gli antichi rioni chiamati Sassi, assieme con le cisterne ed i sistemi di raccolta delle acque, sono la caratteristica peculiare di Matera. Si tratta di originali ed antichi aggregati di case scavate nella calcarenite, a ridosso di un profondo burrone, la Gravina. Alla fine del 1993 l'UNESCO ha dichiarato i rioni Sassi Patrimonio Mondiale dell'Umanità.

Matera è una città antichissima, il cui territorio testimonia insediamenti senza soluzione di continuità sin dall'età paleolitica[8]. Infatti nelle grotte sparse lungo le Gravine materane sono stati ritrovati diversi oggetti risalenti a quell'epoca, testimonianti la presenza di gruppi di cacciatori. Nel periodo Neolitico gli insediamenti diventarono più stabili, tanto che sono presenti tracce evidenti di diversi villaggi trincerati, in particolare sulla Murgia Timone. Con le Età dei metalli nacque il primo nucleo urbano, quello dell'attuale Civita, Matera è nota anche come città dei Sassi, proprio per la peculiarità e l'unicità del suo centro storico. Scavati e costruiti a ridosso della Gravina di Matera, una profonda gola che divide il territorio in due, i Sassi di Matera, rioni che costituiscono la parte antica della città, si distendono in due vallette, che guardano ad est, leggermente sottoposte rispetto ai territori circostanti, separate tra loro dallo sperone roccioso della Civita. Questa posizione invidiabile, ha reso di fatto la città invisibile agli occhi dei suoi nemici per millenni, permettendole di passare pressoché indenne attraverso secoli di storia.

Matera, con i suoi luoghi di interesse, le sue tradizioni popolari e diverse manifestazioni che si svolgono nel corso dell'anno, dispone di un'offerta culturale piuttosto ampia e variegata. La città aderisce inoltre all'Associazione città d'arte e cultura ed è stata la prima città al mondo ad essere riconosciuta paesaggio culturale. Nel 2008 Matera è stata candidata come Capitale Europea della Cultura 2019

La festa patronale della Madonna della Bruna si celebra il 2 luglio di ogni anno sin dal lontano 1389, quando il Papa Urbano VI, già arcivescovo di Matera, istituì la festa della Visitazione, e va ricordata per la tradizione della distruzione di un carro trionfale di cartapesta che ogni anno viene ricostruito. Le fasi principali della festa sono: la processione dei pastori, che si svolge all'alba con il quadro della Madonna portato in processione per le vie della città; la sfilata dei cavalieri, in tarda mattinata, in cui i cavalieri della Bruna insieme al clero scortano la statua della Madonna dalla Cattedrale alla parrocchia dell'Annunziata di Piccianello; la solenne processione di Maria Santissima della Bruna sul carro, in cui la statua della Madonna viene nuovamente accompagnata in Cattedrale su un carro trionfale; ed infine la distruzione del carro, in tarda serata, quando il carro trionfale, dopo aver fatto scendere la statua della Madonna, ritorna nella piazza centrale della città e viene assaltato e distrutto dalla popolazione. La festa patronale termina in tarda nottata con i fuochi pirotecnici effettuati sulla Murgia che illuminano i Sassi di Matera, rendendoli più suggestivi.